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Atti ufficiali pubblicati dal marchese G. N. Pepoli, regio commissario generale straordinario per le province dell'Umbria 12 settembre 1860 - 02 gennaio 1861
ambiti e contenuto: La schedatura della raccolta di norme pubblicate durante il periodo in cui operò il Commissariato generale straordinario è stata progettata dall'Archivio di Stato di Perugia nell'ambito delle iniziative per la celebrazione dei 150 anni dell'unità d'Italia. Il lavoro di schedatura e di presentazione degli atti è stato realizzato, con il coordinamento scientifico di Paolo Franzese, da Andrea Cesarini, attraverso uno stage previsto dalla convenzione che regola lo svolgimento delle attività di collaborazione didattica fra l'Istituto e l'Università di Roma "La Sapienza". Le vicende dell'annessione dell'Umbria al Regno d'Italia hanno un precedente nella liberazione di Perugia al dominio pontificio nel mese di giugno del 1859, quando un movimento popolare riuscì a costituire un governo provvisorio. Il 20 giugno di quello stesso anno un reggimento di mercenari svizzeri guidati dal generale Schmid pose tragicamente fine a quella breve esperienza politica. Le truppe del papa Pio IX riconquistarono Perugia commettendo gravi atrocità anche contro cittadini inermi. Questo fatto determinò nelle genti umbre un profondo senso di umiliazione e di distacco nei confronti del regime pontificio, che, insieme con i sentimenti patriottici ormai diffusi nella popolazione, si sarebbe manifestato un anno dopo, quando le truppe piemontesi liberarono definitivamente la città e la regione. Il marchese Gioacchino Napoleone Pepoli fu inviato in Umbria come commissario generale straordinario, con il compito di predisporre quei territori all'annessione al Regno d'Italia. Il commissariato generale venne ufficialmente istituito il 12 settembre 1860 (solo due giorni dopo la liberazione di Perugia) e fu attivo, sotto la guida del marchese Pepoli, fino al 2 gennaio 1861. Obiettivo principale del commissario straordinario era quello di svolgere un'attività di riforma, in tutti i rami dell'amministrazione, che avviasse profondi cambiamenti nella vita sociale, uniformando gli ordinamenti e l'assetto istituzionale a quelli del Regno di Sardegna. Il progetto politico concepito da Pepoli era caratterizzato dall'intenzione di incidere in modo efficace sulla vita delle popolazioni e di introdurre i nuovi ordinamenti contestualmente al compimento del processo di annessione ai domini di Vittorio Emanuele. Questa strategia dovette confrontarsi con quella, più cauta e moderata, del governo piemontese, che puntava innanzitutto sull'unificazione nazionale e sull'uniformità degli ordinamenti, e in particolare con l'indirizzo seguito dal Ministero dell'Interno, da cui il Commissariato dipendeva. Gli atti della raccolta costituiscono, insieme con l'archivio del Commissariato, una fonte di primaria importanza per ricostruire l'operato di quell'organo politico-amministrativo. Nel breve periodo della sua esistenza, il commissario generale stabilì l'entrata in vigore dei cinque codici sardi: civile, penale, di procedura civile, di procedura penale e di commercio. Ma i decreti di maggiore impatto e che segnarono un profondo cambiamento col passato furono probabilmente quelli riguardanti la soppressione del tribunale della Sacra Inquisizione e del Sant'Uffizio; l'abolizione e la riorganizzazione delle dogane; lo scioglimento della pubblica istruzione dal controllo dell'autorità ecclesiastica; la formazione di un nuovo corpo di magistrati e di un nuovo ordinamento giudiziario; l'abolizione della tassa sul macinato; la soppressione delle corporazioni religiose e l'incameramento dei loro beni; l'introduzione del matrimonio civile e dello stato civile. Con questi decreti furono stabiliti anche i giorni in cui si sarebbe tenuto il plebiscito che legittimava l'annessione della regione al Regno d'Italia e furono illustrate le motivazioni per le quali la scelta dell'unità italiana era da ritenersi la migliore. Con l'ultimo decreto del 2 gennaio 1861 cessarono le funzioni del commissariato, sostituito dall'intendenza di Perugia, di cui fu titolare Filippo Antonio Gualterio. I decreti e gli atti pubblicati da G.N. Pepoli sono l'oggetto della presente schedatura, che si propone l'obiettivo di corredare quei documenti, pubblicati a stampa nel 1861, delle informazioni necessarie a renderne possibile la ricerca e la consultazione. Di ogni atto, qualunque ne fosse la natura, si sono forniti la denominazione originaria, eventualmente integrata dalle informazioni utili a renderla esauriente, la data e gli altri elementi identificativi (numero e serie), l'autorità da cui proveniva e, quando necessario, una descrizione, con gli opportuni riferimenti a situazioni e ad altri provvedimenti. La raccolta a stampa è composta da 291 atti, suddivisi in tre volumi cartacei. La tipologia dei documenti è molto varia ma principalmente composta da decreti. Sono presenti anche proclami, indirizzi, regolamenti, ordinanze, notificazioni e circolari. Gli atti sono ordinati tramite un numero crescente situato nell'angolo in alto a sinistra della prima pagina di ogni documento. La sequenza degli atti non rispetta l'ordine cronologico, anche se quest'ultimo non si discosta molto dalla suddetta successione numerica. I decreti sono identificati e ordinati attraverso una seconda numerazione progressiva posta nell'angolo in alto a destra della prima pagina di ciascuno di essi. Questa numerazione ci indica la presenza di 242 decreti, ma in realtà ne troviamo 244: il primo decreto della raccolta, essendo del governo piemontese, non viene conteggiato, mentre il decreto n° 80 viene saltato dalla successione dei numeri di serie. Per ogni atto, oltre alla numerazione di cui abbiamo appena parlato, sono riportati la data di pubblicazione, la denominazione e un link tramite il quale si può visualizzare, sul web, il testo del documento originale. Per quel che riguarda la denominazione, quando rifletteva in modo esauriente il contenuto del documento, non ha subito aggiunte, quando invece il titolo non fosse sufficiente a rappresentare il contenuto abbiamo provveduto a integrarlo con informazioni di carattere storico o a sottolineature punti chiave dei testi del decreto al fine di facilitarne la ricerca. Per la stessa ragione per ogni documento sono stati messi in evidenza, qualora ci fossero, riferimenti e collegamenti ad altri atti e documenti della raccolta stessa o di altre fonti. Tutti i dati appena citati si possono trovare alla voce "contenuto e struttura" di ogni atto. Per quel che riguarda il collegamento con la riproduzione digitale dei documenti sul web, si possono trovare i links alla voce "documentazione", nella quale sono riportate esclusivamente le indicazioni per raggiungere e visualizzare i rispettivi documenti. Eventuali errori, refusi e lacune negli atti, dovuti al sito da cui sono stati presi i documenti stessi, sono indicati nella voce "contenuto e struttura". Il sito a cui abbiam fatto riferimento per le immagini dei documenti è www.archive.org, ma, quando necessario, si sono riportate delle indicazioni alla voce "documentazione" per agevolare la consultazione dei testi degli atti.
1 Decreto che nomina il marchese Gioacchino Napoleone Pepoli commissario generale straordinario per le province dell'Umbria, 12 settembre 1860 + info
Decreto che nomina il marchese Gioacchino Napoleone Pepoli commissario generale straordinario per le province dell'Umbria
ambiti e contenuto: Il decreto è firmato da Vittorio Emanuele II.
2 Proclama del marchese Gioacchino Napoleone Pepoli commissario straordinario nelle Province dell'Umbria per annunciare la sua missione, settembre 1860 + info
Proclama del marchese Gioacchino Napoleone Pepoli commissario straordinario nelle Province dell'Umbria per annunciare la sua missione
3 Decreto relativo alla promulgazione e alla conservazione delle leggi, 16 settembre 1860 + info
Decreto relativo alla promulgazione e alla conservazione delle leggi
serie 1
ambiti e contenuto: Decreto che attribuisce al regio commissario straordinario G.N. Pepoli l'autorità di promulgare le leggi fino a che le Province non abbiano ritrovato, attraverso il voto, l'equilibrio politico e sociale perso in seguito alla liberazione dall'autorità pontificia.
Al decreto è allegata la legge sarda del 20 Giugno 1854 che certifica l'autorità del Regno Sardo sul piano legislativo, spiegando le modalità d'esecuzione e promulgazione delle leggi e le procedure per la gestione dell'apparato governativo.
Sono direttamente collegati al presente decreto gli atti n° 57 del 5 ottobre 1860, n° 93 del 24 ottobre 1860 e n° 115 del novembre 1860 riguardanti l'esercizio dei poteri giudiziari e l'organizzazione dei tribunali.
4 Decreto che ordina a tutti i funzionari di corrispondere col regio commissario - dall'ordine del quale dipenderano i pagamenti delle casse erariali - e che dichiara il mantenimento in vigore degli ordini di cessato governo relativi alle finanze fino a nuove disposizioni, 16 settembre 1860 + info
Decreto che ordina a tutti i funzionari di corrispondere col regio commissario - dall'ordine del quale dipenderano i pagamenti delle casse erariali - e che dichiara il mantenimento in vigore degli ordini di cessato governo relativi alle finanze fino a nuove disposizioni
serie 2
ambiti e contenuto: Il decreto è collegato alle notificazioni n° 12 e n° 13 del 18 settembre 1860 e al decreto n° 14 del 18 settembre 1860, di questi stessi atti ufficiali.
5 Decreto che prescrive l'intestazione degli atti giuridici, notarili e amministrativi, 17 settembre 1860 + info
Decreto che prescrive l'intestazione degli atti giuridici, notarili e amministrativi
serie 3
ambiti e contenuto: Il decreto impone che l'intestazione degli atti giudiziari, notarili e amministrativi sia eseguita in nome del Regio Commissario G. N. Pepoli. Entro 8 giorni dalla data di pubblicazione di questo decreto furono cambiati tutti i timbri che si riferivano al testo del decreto stesso.
7 Decreto che, sciogliendo gli attuali Consigli e Magistrati comunali, provvede per il tempo di transizione fino a quando avranno luogo le elezioni comunali, 17 settembre 1860 + info
Decreto che, sciogliendo gli attuali Consigli e Magistrati comunali, provvede per il tempo di transizione fino a quando avranno luogo le elezioni comunali
8 Decreto che stabilisce il periodo delle ferie autunnali nel corrente anno per i tribunali dell'Umbria dal 18 settembre a tutto Ottobre, 17 settembre 1860 + info
Decreto che stabilisce il periodo delle ferie autunnali nel corrente anno per i tribunali dell'Umbria dal 18 settembre a tutto Ottobre
9 Decreto che, fino a nuove disposizioni per la costituzione del Tribunale d'Appello per l'Umbria, detta le norme da osservarsi per gli appelli e i ricorsi dalle sentenze, 17 settembre 1860 + info
Decreto che, fino a nuove disposizioni per la costituzione del Tribunale d'Appello per l'Umbria, detta le norme da osservarsi per gli appelli e i ricorsi dalle sentenze
10 Decreto che dichiara la separazione dei poteri giudiziari da quelli amministrativi e politici, stabilendo che ai governatori resti solo l'esercizio di quelli giudiziari, 18 settembre 1860 + info
Decreto che dichiara la separazione dei poteri giudiziari da quelli amministrativi e politici, stabilendo che ai governatori resti solo l'esercizio di quelli giudiziari.
serie 8
ambiti e contenuto: I poteri giudiziari sono attribuiti a specifici organi destinati a tali funzioni. Invece quelli politici e amministrativi saranno esercitati in via esclusiva da un regio commissario provinciale. Fa eccezione solo la provincia d'Orvieto che è retta dallo stesso Regio Commissario della provincia di Perugia. Inoltre, nella provincia di Orvieto, risiederà un vice-commissario alle dipendenze dirette del suddetto regio commissario della provincia di Perugia.
12 Notificazione del dirigente per la Finanza che dichiara cessata la sospensione dei versamenti delle casse erariali subalterna nelle casse centrali; e per i pagamenti ai creditori dello Stato si osservi l'art. 2 del decreto del 17 Settembre corrente, 18 settembre 1860 + info
Notificazione del dirigente per la Finanza che dichiara cessata la sospensione dei versamenti delle casse erariali subalterna nelle casse centrali; e per i pagamenti ai creditori dello Stato si osservi l'art. 2 del decreto del 17 Settembre corrente
ambiti e contenuto: La notificazione è stata firmata dal dirigente alla Finanza Carignani e fa riferimento al decreto del 16 settembre 1860 dei presenti atti emanati da G.N. Pepoli, con numero di corda 4.
13 Notificazione del dirigente la Finanza relativa al ricevimento della giocate del lotto per l'estrazione del 22 settembre corrente, 18 settembre 1860 + info
Notificazione del dirigente la Finanza relativa al ricevimento della giocate del lotto per l'estrazione del 22 settembre corrente
ambiti e contenuto: La notificazione è stata firmata dal dirigente la Finanza Carignani e fa riferimento all'art. 2 del decreto, con numero di corda 4, del 16 settembre 1860 di questi stessi atti.
14 Decreto che delega la firma degli ordini di pagamento sulle casse erariali al sig. Paolo Carignani, dirigente la finanza del regio commissariato per l'Umbria, 18 settembre 1860 + info
Decreto che delega la firma degli ordini di pagamento sulle casse erariali al sig. Paolo Carignani, dirigente la finanza del regio commissariato per l'Umbria
serie 10
ambiti e contenuto: Il presente atto fa riferimento all'art. 2 del decreto n° 4 del 16 settembre 1860 di questa raccolta.
15 Decreto che, abolite le congregazioni governative che risiedevano presso le cessate delegazioni, istituisce un Consiglio presso il Regio Commissariato Generale, e provvede per i Commissari Provinciali, 18 settembre 1860 + info
Decreto che, abolite le congregazioni governative che risiedevano presso le cessate delegazioni, istituisce un Consiglio presso il Regio Commissariato Generale, e provvede per i Commissari Provinciali
16 Decreto che abolisce la tassa di barriera, 18 settembre 1860 + info
Decreto che abolisce la tassa di barriera
serie 12
ambiti e contenuto: Il decreto fa riferimento alle notificazioni del 23 giugno 1836 e del 28 agosto 1849, emanate dal governo pontificio, che vengono annullate dal nuovo governo piemontese.
17 Decreto che dichiara in vigore nelle province dell'Umbria la legge Sarda del 25 Agosto 1848 per la soppressione dei Gesuiti e delle Dame del Sacro Cuore, con alcune modificazioni, 19 settembre 1860 + info
Decreto che dichiara in vigore nelle province dell'Umbria la legge Sarda del 25 Agosto 1848 per la soppressione dei Gesuiti e delle Dame del Sacro Cuore, con alcune modificazioni
serie 13
ambiti e contenuto: Il decreto riporta al suo interno la legge Sarda del 25 Agosto 1848, firmata da Eugenio di Savoia, che diventa operativa anche nella province dell'Umbria, con alcune modifiche. La legge prevede l'allontanamento della Compagnia del Gesù e dei suoi collaboratori non appartenenti al regno dallo Stato piemontese e il passaggio di proprietà dei beni e dei fabbricati della Compagnia stessa all'Azienda Generale delle finanze. I cambiamenti operati del regio commissario G.N. Pepoli riguardano l'art. 2, l'art. 6, l'art. 7 e l'art. 8. In particolare l'art. 7 viene limitato e l'art. 8 viene abrogato nelle province umbre. L'art. 2 viene modificato dando i beni della compagnia dei Gesuiti in amministrazione al regio commissario G.N. Pepoli a meno che questi non siano destinati, dai precedenti possessori, ad opere di beneficienza per i cittadini. L'art. 6 cambia i termini per le dichiarazioni delle pensioni. In generale viene sostituita la nomenclatura degli enti piemontesi con quella dei rispettivi enti umbri o con quella degli enti e delle persone che sono di volta in volta coinvolte nell'esecuzione degli ordini del decreto. Il presente decreto sarà ripreso per l'elaborazione del decreto n° 154 del 10 novembre 1860, presente in questi stessi atti.
19 Circolare del commissario generale ai commissari, ai vice-commissari e ai capi delle amministrazioni comunali dell'Umbria, che comunica le linee guida del governo del re secondo le quali il governo stesso deve esservi organizzato, 20 settembre 1860 + info
Circolare del commissario generale ai commissari, ai vice-commissari e ai capi delle amministrazioni comunali dell'Umbria, che comunica le linee guida del governo del re secondo le quali il governo stesso deve esservi organizzato
ambiti e contenuto: La circolare pone l'accento sulla volontà dei Savoia di unificare l'Italia e non di conquistarla. Pepoli auspica che la garanzia della libertà di voto di ogni singolo elettore durante i plebisciti per l'annessione al regno sardo ne sia un esempio.
Vengono poi indicate alcune leggi che saranno introdotte in un breve arco di tempo, dal regio commissario straordinario, per ritrovare l'ordine politico e sociale nelle province umbre. Tra queste vengono citate l'introduzione della guardia nazionale, il ripristino delle franchigie municipali e la legge sulla pubblica sicurezza.
Viene anche dichiarata la volontà di rimediare agli abusi perpetrati dal precedente governo pontificio e ai torti fatti dal generale delle guardie svizzere Schmidt nel corso dell'assedio di Perugia del 20 Giugno del 1859.