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ambiti e contenuto: Ormai diversi decenni fa, pervenne in Archivio di Stato di Perugia un'ingente mole di carte che si trovava letteralmente ammassata in un deposito dimenticato, forse la cisterna di un pozzo (da qui la denominazione tradizionale di Miscellanea Pozzo'), situata nell'antico palazzo del tribunale di Perugia, accanto al quale aveva sede, fin dalla fine del sec. XV, anche lo Studium. Nell'ambito di un complesso progetto di riordinamento, è stato individuato un nucleo documentario afferente allo Studium Perusinum e costituito da Probationes doctorum (secc.XV-XVI), Conducte doctorum e Conducte studium (sec. XVI), alcuni fascicoli denominati Ruotolo de Studio, privilegi legitimationis, alcuni Consilia, alcune vertenze che vedono protagonisti gli scolares, un nucleo significativo di minute di privilegi dottorali e una vacchetta del Collegio dei medici ed artisti.
ambiti e contenuto: La tipologia documentaria quantitativamente più rappresentata è quella relativa alle minute dei diplomi di laurea, redatte dai notai della curia vescovile, la cui stesura si pone tra la redazione dei verbali delle vacchette e i privilegi in forma solenne rilasciati ai neodottori, su loro espressa richiesta. Se ne contano circa 500 e si collocano in un periodo compreso fra il 1467 e il 1655. Nel complesso lo stato di conservazione può definirsi buono, se lo si mette in relazione al luogo in cui sono stati collocati per almeno un secolo. Per la gran parte i documenti erano originariamente conservati in filze, purtroppo spezzate in epoca imprecisata, un numero inferiore è costituito da carte sciolte (per lo più bifogli) e fascicoli cuciti, mentre pochissimi sono in forma libelli. I dati contenuti sono nell'ordine: nome del vescovo o del suo vicario (nell'ordine cancelliere e vicecancelliere dello Studium) o del delegato, nome e provenienza del candidato, ramo del sapere in cui chiedeva di addottorarsi, nomi dei docenti promotori (in numero da due a quattro), svolgimento dell'esame privato e di quello pubblico, proclamazione solenne, nome del notario della Curia vescovile, conferimento delle insegne dottorali, data topica e cronica, nomi dei testimoni ( membri dei collegi dottorali, notaio dello Studio e bidelli) e infine quelli degli astanti e convenuti a rendere omaggio al graduato.
Pur essendo delle minute, nulla toglie alla rilevanza straordinaria assunta dal loro ritrovamento. Esse si manifestano fonte preziosa da diversi punti di vista. Associate all'analisi dei verbali delle vacchette, ci permettono di ricostruire le modalità di produzione documentaria e la loro evoluzione formale nel corso tempo. Inoltre, va evidenziato che, nel loro insieme, le minute costituiscono una miniera straordinaria di nomi di persone che, a vario titolo, hanno animato la vita dello Studium: gli studenti, protagonisti principali dell'evento, i maestri promotori e la platea di astanti e convenuti' alle cerimonie, i cui nomi più o meno altisonanti sono indicativi del prestigio e della fama di cui godeva il neo-dottore e la famiglia di appartenenza. Spesso, attraverso l'analisi comparata della matricola degli scolari forestieri (pubblicata a cura di Laura Marconi nel 2009) con gli acta doctoratuum e le minute dei privilegi, si riesce a ricostruire la carriera universitaria dei singoli studenti presenti a Perugia ad iniziare dall'anno 1511.
In gran parte la documentazione si riferisce a dottorati conseguiti nelle materie giuridiche (Diritto civile, Diritto canonico o in entrambi i diritti), ma anche in Arti e Medicina con il conseguimento talvolta di uno dei due titoli e in Teologia. Si segnalano infine, per la loro peculiarità, un nucleo di dottorati in Medicina relativi a studenti di religione ebraica e un altro relativo a lauree conferite da conti palatini.
bibliografia: Anna Alberti, Fonti inedite di archivio per la storia dello Studium Perusinum (secc. XV-XVI), Annali di Storia delle università italiane, 18(2014), Bologna, CLUEB, 2014, 139-149
Laura Marconi, La matricola degli scolari forestieri (1511-1723), Perugia, Deputazione di storia patria per l'Umbria, 2009, 734
ambiti e contenuto: Il numero più cospicuo degli Acta doctoratuum è conservato presso l'Archivio storico dell'Università degli studi di Perugia. In Archivio di Stato se ne conservano due. Il primo di mano del notaio Gabriele di Gentile Alessi, giunto erroneamente assieme ai suoi protocolli notarili (prot. n. 719) e un secondo redatto, tra il 1508 e il 1514, dal notaio Girolamo di Bartolomeo, di cui si dà conto in questa sede. Gli elementi essenziali riportati nei bastardelli delle lauree sono: il nome e la provenienza dello studente, la data, il luogo di svolgimento della cerimonia che coincide con quello del rogito, i nomi dei docenti promotori, l'assegnazione dei puncta, l'approvazione, il conferimento dei gradi accademici, i nominativi dei testimoni e a seguire quelli degli "astanti e convenuti". L'ultima voce è rappresentata dalle propine d'esame corrisposte al notaio della curia e al vicario del vescovo; una voce particolare, è rappresentata dalla formula, non sempre presente, solidos viginti pro sigillo privilegii, corrispondente alla somma versata dal notaio vescovile direttamente nelle mani del vicario che sottoscriveva la ricevuta.
bibliografia: Anna Alberti, Fonti inedite di archivio per la storia dello Studium Perusinum (secc. XV-XVI), Annali di Storia delle università italiane, 18(2014), Bologna, CLUEB, 2014, 139-149
Simone Bartoloni, I registri delle lauree, Annali di Storia delle università italiane, 18(2014), Bologna, CLUEB, 2014, 101-113
Laura Marconi, La matricola degli scolari forestieri (1511-1723), Perugia, Deputazione di storia patria per l'Umbria, 2009, 734
AA. VV., Doctores Excellentissimi. Giuristi, medici, filosofi e teologi dell'Università di Perugia (secoli XIV-XIX), Città di Castello, Edimond Srl, 2003, 231
ambiti e contenuto: Gli Atti dei Collegi dottorali (secc. XVI-XIX), conservati per la maggior parte presso l'Archivio della Università di Perugia, contengono i verbali delle assemblee. Il registro più antico riguarda il Collegio dei Giuristi e data 1518, mentre il nucleo dei registri del Collegio dei Medici e artisti comprende l'arco temporale 1580-1810. La vacchetta del Collegio appena citato, conservata in Archivio di Stato, va a coprire un arco temporale che va dal 1523 al 1581, che non trova riscontro presso l'Archivio dell'Univeristà perugina.
bibliografia: Maria Alessandra Panzanelli Fratoni, Gli archivi dell'Università degli Studi di Perugia, Annali di Storia delle università italiane, 16 (2012), Bologna, CLUEB, 2012, 321-337
"Doctores Excellentissimi. Giuristi, medici, filosofi e teologi dell'Università di Perugia (secc.XIV-XIX)". Catalogo della mostra documentaria, Città di Castello, Edimond Srl, 2003