storia: La famiglia Baldelli Bombelli si costituisce in seguito al matrimonio, avvenuto l'undici gennaio 1905, tra Lavinia Baldelli Marsciani e Demetrio Bombelli. Infatti un decreto regio stabilì che Demetrio potesse aggiungere il cognome Baldelli al proprio e farne uso in ogni circostanza. Lavinia, figlia legittimata di Cesare Baldelli Marsciani e della governante Maria Pasquasia Teverini detta Marietta fu nominata dal padre erede usufruttuaria universale dei suoi beni. Alla morte di Cesare, avvenuta il 21 settembre 1880, a Lavinia, non avendo ancora compiuto cinque anni, furono assegnati dei tutori incaricati dell'amministrazione del patrimonio, di cui si occuparono fino al 1916. I primi amministratori furono Menicone Meniconi Bracceschi, Leone Tarducci, Carlo Nottari, Anacleto Bartoccini, Pietro Salvatori, cui poi se ne sostituirono altri. Nel 1896, a soli 21 anni, entrò in causa con gli amministratori che accusò di aver mal gestito le sue sostanze, tuttavia non ottenne la possibilità di amministrare le proprietà in quanto erede usufruttuaria dei beni. Probabilmente l'operato degli amministratori proseguì fino alla maggiore età dell'erede proprietario legittimo, cioè Cesare Augusto Baldelli Bombelli, figlio di Lavinia e di Demetrio. Terminati gli studi presso il Collegio Sant'Anna, Lavinia, come già accennato, andò in sposa a Demetrio Bombelli. Nato nel 1874 a Palestrina da Augusto e Adelaide, Demetrio si laureò in medicina e chirurgia e il 28 marzo 1901 fu nominato medico di seconda classe nel corpo sanitario militare marittimo, fino a raggiungere, negli anni a seguire, il grado di Capitano. Nel 1904, anno del fidanzamento con Lavinia, fu prima a Genova a bordo della nave Calatafimi, poi in America al lavoro presso il "servizio immigrazione" ed infine a Napoli, dove sovente si recava anche la stessa Lavinia. Nel gennaio 1905 convolarono a nozze e, nello stesso anno, nacque il primogenito Cesare Augusto. L'anno seguente diede le dimissioni dalla Marina, ma fu richiamato in servizio durante il primo conflitto mondiale. Successivamente ricoprì il ruolo di direttore dell'ospedale perugino allora denominato "Policlinico XIV settembre". Demetrio morì il 3 aprile 1945. Lavinia visse con i figli nella villa in porta Sant'Angelo, presso Monteripido fino alla morte, sopraggiunta nel 1962. Dall'unione tra Lavinia e Demetrio nacquero cinque figli: Cesare Augusto, Maria Adelaide, Livia, Augusta e Diana che morì a soli due anni nel 1914. Cesare nacque a Perugia il 24 novembre 1905, Maria Adelaide il 17 aprile 1907, Livia il 3 settembre 1908 e infine Augusta il 1 novembre 1909. A partire dai primi decenni del XX secolo la famiglia iniziò un progressivo piano di alienazione e permute delle proprietà, anche se non sempre permangono i documenti che testimoniano i passaggi di proprietà. Tuttavia, la fonte di reddito primaria per la famiglia continuò ad essere rappresentata dalla rendita fondiaria, sia a gestione diretta che indiretta attraverso coloni. Cesare Augusto frequentò il liceo classico "Annibale Mariotti" di Perugia, divenne poi dottore in scienze agrarie e fu iscritto al Collegio degli agronomi di Perugia. Il 12 gennaio 1930 sposò Eleonora (detta Rina) Brozzetti, figlia di Giuditta Casini ed Enrico Brozzetti. Giuditta, lasciato l'incarico di direttrice delle scuole elementari di Perugia, aprì un laboratorio di tessitura a mano e fondò una scuola di tessitura. Dagli anni 30 il laboratorio, a seguito del matrimonio tra Eleonora e Cesare Augusto si trasferì nei locali del palazzo Baldelli Marsciani di via Bontempi. La produzione della ditta continua a tutt'oggi (per maggiori informazioni si rimanda all'introduzione dell'elenco di consistenza dell'archivio aggregato "Tessuti Umbri", conservato insieme all'archivio Baldelli Bombelli). Cesare ed Eleonora ebbero tre figli: Augusto, nato il 29 aprile 1938 e sposato con Angela; Diana, sposata con Gianni Fogu, da cui ebbe Claudio Marco ed Ilaria; Clara, sposata con Aldo Cucchia, che ha proseguito l'attività materna della tessitura. Infine, si ricorda che tra il 1962 e il 1965 Cesare Augusto costituì la società "Umbriagelo", ditta di distribuzione di gelati e prodotti refrigerati nel Centro Italia (per maggiori informazioni si rimanda all'introduzione dell'elenco di consistenza dell'archivio aggregato "Umbriagelo", conservato insieme all'archivio Baldelli Bombelli). Poche informazioni si ricavano dalle carte sulle sorelle di Cesare Augusto: Maria Adelaide sposò Antonio Bruciaferri, residente a Pozzuolo, e con lui ebbe Liliana; Livia sposò Corrado Viscardi mentre Augusta sposò prima Benini e poi Dettoni andando a vivere prima a Firenze e poi a Verona. Delle cospicue e numerose proprietà della famiglia negli anni '60 del 900 erano rimaste le proprietà di: Ponte Felcino, Vestricciano; Fontepuzza; Ramazzano; Pilonico Paterno; Pianello; Nerbone; Morleschio; Civitella Benazzone; Colombella; Castel d'Arno e Casamanza, insieme ai fabbricati in città e alcuni terreni a Pian di Massiano, Fontivegge. Nel 1967 si arrivò alla divisione del patrimonio tra i fratelli, che comportò di fatto lo smembramento dell'enorme patrimonio che si tramandava quasi intatto dalla metà del XVIII secolo.