Consorzio interprovinciale umbro per i servizi psichiatrici + info
storia: L'organizzazione di tipo consortile fu normata in Italia con l. 17 luglio 1890, n. 6972, modificata dal r. d. 30 dicembre 1923, n. 2841, poi dalla l. 17 giugno 1926, n. 1187 - vedi art. 31 comma a) e comma c) - era, inoltre, sottoposta alle leggi sull'amministrazione comunale e provinciale. Secondo l'Enciclopedia del diritto, "l'istituto del consorzio ha un'applicazione generale sia nel campo del diritto pubblico sia nel campo del diritto privato, ovunque si renda necessaria la creazione di un organismo di integrazione economica per la risoluzione di problemi che singolarmente non potrebbero essere risolti". Fu questo il caso della creazione del Consorzio per i servizi di assistenza degli infermi di mente delle Province di Perugia e di Terni, in genere denominato Consorzio interprovinciale umbro per i servizi psichiatrici, "allo scopo di provvedere alla cura e al mantenimento dei rispettivi mentecatti poveri". Si legge infatti nella delibera dell'Amministrazione provinciale di Terni del 28 giugno 1929 : «Riferisce nei seguenti termini il Signor Preside: " Egregi colleghi, fin dal 29 marzo 1927, la Commissione straordinaria preposta all'amministrazione provinciale di Terni stabiliva di proporre alla Provincia di Perugia, in via di massima, la Costituzione di un Consorzio volontario fra due Province per la cura e l'assistenza dei dementi, salvo stabilire poi, in base a reciproche intese, la durata e le modalità del costituendo Consorzio. A tale determinazione la Commissione Straordinaria addivenne, tenuto conto che non sarebbe convenuto alla Provincia di Terni l'istituzione di un manicomio proprio, mentre quello esistente in Perugia è tale da rispondere pienamente alle esigenze di entrambe le Province. Del resto ai sensi dell'art. 7 del r. d. l. 2 gennaio 1927, n. 1, il Consorzio per il servizio in parola avrebbe anche potuto essere dichiarato obbligatorio [...]"». Con r. d. l. del 20 settembre 1928, n. 2222, fu approvata una convenzione tra le due Province, in cui, all'art. 8, si stabiliva: "L'Ospedale Psichiatrico di Santa Margherita in Perugia e le Sezioni dementi annesse ai Ricoveri di Mendicità (Umberto I) in Foligno e di Spoleto (Margherita di Savoia) ed al Pellagrosario di Città di Castello diventano interprovinciali e per la relativa gestione sarà istituito un Consorzio fra le due Provincie di Perugia e Terni con sede a Perugia". Lo Statuto e il Regolamento per il funzionamento del Consorzio, creato ai sensi dell'art. 95 del r. d. 30 dicembre 1923, n. 2839, vennero redatti di concerto fra le due Amministrazioni. Lo Statuto, approvato con decreto del Capo del Governo del 1 febbraio 1930 prevedeva che i beni appartenessero per tre quarti alla Provincia di Perugia e per un quarto alla Provincia di Terni (art. 2), e che il Consorzio stesso avrebbe avuto la durata di 10 anni "salvo rinnovazione, da deliberarsi nelle forme di legge dagli Enti consorziati, entro il primo semestre del 10° anno", mentre una delle due Province avrebbe potuto chiederne lo scioglimento anche prima della scadenza (art. 3). L'amministrazione ed il funzionamento dell'istituto manicomiale sarebbero stati gestiti, a titolo gratuito, da un Consiglio d'amministrazione composto da 5 membri, dei quali tre nominati dal Rettorato della Provincia di Perugia, uno dal Rettorato della Provincia di Terni ed il quinto, con funzioni di Presidente, avente la rappresentanza del Consorzio, nominato dal Prefetto di Perugia (artt. 4-6). Con le deliberazioni provinciali del Rettorato di Perugia, 10 giugno 1939, n. 20 e di Terni, 10 giugno 1939, n. 61, ai sensi dell'art. 169 del testo unico della legge comunale e provinciale 3 marzo 1934, n. 383, si stabilì il rinnovo per un altro decennio dell'istituto consorziale, a decorrere dal 1 gennaio 1940 fino al 31 dicembre 1949. Il nuovo Statuto, approvato con decreto del Capo del Governo 5 novembre 1939, oltre a registrare l'acquisto di una parte della quota del patrimonio consorziale spettante alla provincia di Terni effettuato dalla provincia di Perugia (art. 2), rivedeva gli organi amministrativi. L'Assemblea consorziale veniva ad avere nove componenti, dei quali cinque nominati dal Rettorato della Provincia di Perugia, tre dal Rettorato della Provincia di Terni, ed il nono, con funzioni di Presidente, nominato dal Prefetto di Perugia; veniva poi istituito un Consiglio Direttivo composto da tre membri e cioè dal Presidente e da due membri scelti tra i componenti l'Assemblea, uno tra i rappresentanti della Provincia di Perugia ed uno tra i rappresentanti della Provincia di Terni (art. 4). L'Assemblea aveva il compito di provvedere alle principali incombenze del Consorzio (art. 5) e si radunava due volte l'anno (art.8); il Consiglio Direttivo rappresentava l'Assemblea nell'intervallo delle sessioni ed aveva compiti specifici in materia di redazione dei bilanci (che poi venivano sottoposti all'approvazione dalla Commissione provinciale amministrativa di assistenza e beneficenza pubblica dell'Umbria presieduta dal Prefetto), erogazione di somme, stipula dei contratti e nomina o sospensione degli impiegati non direttivi e salariati; doveva riunirsi ordinariamente una volta al mese (art. 8). Anche in questa stesura dello Statuto era il Presidente ad avere la rappresentanza del Consorzio (art. 7) e le funzioni degli amministratori erano gratuite, "salvo rimborso spese forzose" (art. 10). Il Consorzio fu sciolto alla scadenza del secondo decennio statutario, cioè alla fine dell'esercizio finanziario 1949: con delibera n. 43/B del 11 ottobre 1950, l'Amministrazione provinciale di Terni dava incarico al Presidente ed alla Deputazione provinciale di Perugia di provvedere alla gestione "stralcio". Infine con delibera n. 166, presa dal Consiglio provinciale di Perugia riunito in sessione straordinaria l'11 luglio 1955, vennero approvati i conti consuntivi dell'ex Consorzio Interprovinciale Umbro per i servizi psichiatrici, ai sensi delle disposizioni del d. lgt. 21 aprile 1948, n. 1372, le quali con la l. 17 aprile 1954, n. 142 erano state prorogate fino al 31 dicembre 1955. [Fosca Pizzaroni]