Laboratorio di legatoria e restauro

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Il laboratorio di legatoria e restauroIl laboratorio di legatoria e restauro dell’Archivio di Stato di Perugia ha iniziato la sua attività nei primi anni Settanta. Attrezzato, all’inizio, prevalentemente per la legatoria, si è arricchito, successivamente, di personale e di attrezzature per la realizzazione di interventi di restauro sia su materiale cartaceo che membranaceo che sui numerosi altri supporti (il cuoio, il legno, la stoffa, la cera, i metalli), utilizzati per la realizzazione di coperte, decorazioni, sigilli e sugli oggetti che pervengono insieme agli archivi. Situato, inizialmente, in un unico, vasto locale, adiacente agli uffici, è stato trasferito, negli anni Ottanta, in locali appositamente predisposti e attrezzati, al piano sottostante gli uffici e i depositi. Tutte le attività relative al settore hanno potuto, così, svolgersi in spazi sufficientemente ampi, luminosi e accoglienti, collegati agli uffici e ai depositi mediante un passaggio interno, ma da essi indipendenti. La felice congiuntura è perdurata fino alla primavera del 1998 allorché il ripetersi degli episodi sismici iniziati nel settembre dell’anno precedente ha provocato lesioni alla struttura, tali da rendere inagibile il laboratorio che è stato, temporaneamente, ricollocato nella sede originaria. Dopo il necessario intervento di consolidamento e ristrutturazione, il laboratorio ha potuto riacquisire spazi ed attrezzature. Nel frattempo aveva, però, perduto parte degli operatori che, per riqualificazione e pensionamento, erano scesi da otto a quattro.

L'attività svolta
L’attività degli addetti al settore è variamente articolata e attiene sia alla salvaguardia che alla valorizzazione del materiale archivistico. Non piccola parte della ricchissima documentazione conservata nell’Archivio di Stato di Perugia e nelle Sezioni dipendenti di Assisi, Foligno, Gubbio e Spoleto, datata a partire dal X secolo, è, infatti, pervenuta in cattive o pessime condizioni.
E’ cura del personale del Laboratorio controllare che le attuali condizioni di conservazione siano idonee e che i documenti non subiscano alterazioni e danneggiamenti da agenti esterni, nonché procedere al restauro dei pezzi maggiormente deteriorati per restituirli alla fruibilità. Talora si tratta di interventi "urgenti", non programmati, ma - molto più spesso - si opera secondo programmi annuali, stilati sulla base di due parametri fondamentali: il grado di deterioramento delle serie archivistiche e la frequenza delle richieste di consultazione.
Accanto all’attività di restauro dei documenti, il laboratorio si occupa del restauro del materiale librario e della cartotecnica, provvedendo all’esecuzione di cartelle e contenitori di particolari caratteristiche e dimensioni, alla rilegatura di libri e inventari e svolgendo un ruolo importante nella valorizzazione del patrimonio documentario, curando l’allestimento di esposizioni e mostre realizzate dall’Archivio di Stato di Perugia in forma autonoma o in collaborazione con altri enti e istituzioni.
Da circa un ventennio, all’attività interna si è affiancata la possibilità di realizzare interventi finanziati dal Ministero per i beni e le attività culturali o da privati, e affidati a ditte esterne; il personale del Laboratorio e il funzionario responsabile del settore hanno provveduto, da allora e senza soluzione di continuità, a programmare, progettare e seguire in tutte le fasi i singoli lavori e, solo per la fase di collaudo, anche quelli fatti eseguire dalla Soprintendenza archivistica dell’Umbria. In particolare, a seguito degli eventi sismici del 1997-1998, sono stati finanziati 11 interventi straordinari su archivi a rischio di distruzione provenienti dalle località maggiormente colpite: Assisi, Nocera Umbra, Sellano, Valtopina, Costacciaro.


Tirocini formativi
Nell’ultimo decennio, sia il funzionario responsabile che gli addetti al laboratorio hanno svolto attività didattica in qualità di tutor di tirocinanti provenienti dal Corso di laurea triennale in Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali, dal Master di I livello in Conservazione e restauro delle raccolte librarie e documentarie con sede a Spoleto, dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’ Università di Perugia.