La Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica

Printer-friendly versionSend to friendPDF version

Le origini

Presso l’Archivio di Stato di Perugia è attiva la Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica, istituita nel 1959, in via sperimentale, su istanza dell’allora direttore Antonino Lombardo e inaugurata in forma ufficiale il 19 gennaio 1960. I corsi furono tenuti da docenti illustri: Giorgio Cencetti, Leopoldo Sandri, Antonino Lombardo, Giovanni Cecchini. Con l’anno accademico 1963-1964, i corsi acquistarono una fisionomia stabile e definitiva in quanto la nuova legge sugli archivi, emanata con il D.P.R. 30 settembre 1963, n. 1409, prevedeva l’istituzione o la creazione di analoghe Scuole in tutti quegli Archivi di Stato ove
la tipologia e l’entità della documentazione conservata lo consentissero. Negli anni successivi la Scuola continuò a essere all’altezza degli esordi: si avvicendarono docenti di fama, da Emanuele Casamassima a Giorgio Costamagna, da Armando Petrucci a Arnaldo D’Addario. Verso la fine degli anni Ottanta tutti gli insegnamenti vennero affidati a funzionari dell’Archivio di Stato.

Modello formativo

La Scuola fornisce una formazione specialistica, fondata su un funzionale rapporto fra teoria e pratica, potendo avvalersi del contatto con l’ampio patrimonio documentario conservato presso l’Archivio di Stato e con l’ambiente di lavoro dell’Istituto.

Dinanzi a una domanda di formazione proveniente non più prevalentemente dall’interno dell’Amministrazione archivistica, ma anche da studenti e da diverse figure professionali, la Scuola mira oggi a fornire competenze in materia di lavoro con gli archivi e con i sistemi informativi che permettono di creare, gestire e comunicare l’informazione su di essi. Dell’archivista si è opportunamente detto che costituisce una figura professionale “in bilico tra passato e futuro”, al contempo “conservatore delle memorie del passato e esperto nell’organizzazione e nella scelta della documentazione contemporanea da tramandare alle generazioni future” (G. Fioravanti, 2000). La considerazione di cui gode questa Scuola ha consentito a molti diplomati di venire attivamente impegnati in riordinamenti di archivi e in attività di ricerca e di valorizzazione del materiale documentario.

Fondato a lungo sul Regolamento per gli Archivi di Stato approvato con il r.d. del 2 ottobre 1911, n. 1163, il corso ha subito nel corso degli anni numerosi adattamenti ai cambiamenti intervenuti nei contenuti della professione dell’archivista e alle mutate esigenze del mondo degli archivi, all’interno del vivace dibattito sul rapporto fra l’archivista e il suo lavoro, fra gli archivi e la società, fra formazione archivistica e percorsi universitari. A partire dal biennio 2022/2024, in ottemperanza al d.m. del 1° ottobre 2021, n. 241, la Scuola è stata profondamente riformata, adottando un nuovo Regolamento, introducendo nuove materie e prevedendo un diverso piano di studi e divenendo a pieno titolo una Scuola di specializzazione post-universitaria.

Ammissione al I anno di corso

Possono iscriversi coloro che sono in possesso di laurea specialistica o magistrale o di diploma di laurea di cui all’ordinamento anteriore al decreto del Ministro per l’università e la ricerca scientifica e tecnologica del 3 novembre 1999, n. 509; l’ammissione è subordinata al superamento di una prova che prevede tre modalità di verifica: traduzione in italiano di un brano edito in latino medievale (secc. XII-XV), di circa 12 righe, compilazione di un questionario di 8 domande a risposta aperta su elementi di Storia d’Italia, dal medioevo alla Costituzione della Repubblica italiana, e compilazione di un questionario di 8 domande a risposta multipla su elementi di Archivistica. Gli iscritti concorrono alle spese sostenute dalla Scuola per l’erogazione del servizio didattico e per i materiali didattici loro forniti mediante rimborsi determinati nei relativi bandi dal Direttore della Scuola sulla base dei criteri stabiliti dal Direttore generale Archivi. La scuola si avvale di funzionari dell’Amministrazione archivistica in qualità di docenti, con possibili collaborazioni di funzionari esterni e di esperti in specifici settori. La durata dei corsi è biennale e le iscrizioni sono aperte ad anni alterni. La domanda di ammissione, redatta in carta semplice, deve essere presentata alla Segreteria della Scuola entro il 5 settembre. L’esame di ammissione ha luogo il 1° ottobre (se il 1° ottobre è un giorno festivo, le prove sono posticipate al primo giorno utile successivo). Dal 1989 è stato introdotto il numero chiuso, fissato in venti allievi. Per la versione di latino è consentito l’uso del vocabolario. La Commissione esaminatrice è composta dal direttore e da due docenti della Scuola, nominati dal medesimo Direttore.

I dipendenti del Ministero della Cultura inquadrati nel profilo professionale di funzionario archivista e in possesso dei titoli di studio di cui sopra sono ammessi al corso anche in soprannumero e sono esentati dalla prova di ammissione. Gli archivisti preposti agli archivi di enti o istituzioni ecclesiastiche d'interesse storico che hanno superato la prova di ammissione possono essere ammessi al corso anche in soprannumero, nella misura massima del 10 per cento dei posti disponibili.

Valutazione delle prove di ammissione

Il candidato dovrà raggiungere la sufficienza in tutte e tre le prove, ottenendo una votazione pari ad almeno 18 su 30 in ciascuna prova. In base alle predette votazioni è formata la graduatoria di accesso.

Organizzazione dei corsi

Le lezioni si tengono di regola il giovedì e il venerdì, da novembre a giugno, dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 13.30 alle ore 16.30. La frequenza è obbligatoria: per essere ammessi a sostenere gli esami di profitto nelle singole discipline, gli allievi di ciascun corso di insegnamento devono aver frequentato, anche in modalità a distanza, le lezioni almeno per l’80% delle ore di insegnamento previste dal piano didattico. Al termine di ciascun anno di corso si svolgeranno gli esami di profitto per ciascuna materia, in due appelli, uno estivo e uno autunnale; gli esami possono consistere, a seconda degli insegnamenti, in prove scritte, orali o pratiche, con votazione espressa in trentesimi.

Ammissione al II anno di corso di allievi provenienti da altre Scuole
Entro il 10 ottobre, il Direttore della Scuola, sentito il Consiglio didattico, dispone l'eventuale iscrizione al secondo anno degli allievi che abbiano frequentato il primo anno presso una Scuola di un diverso Archivio di Stato o presso una Scuola equipollente, anche in soprannumero, nella misura massima del 10 per cento dei posti disponibili. Sono considerate equipollenti la Scuola vaticana di paleografia, archivistica e diplomatica di durata biennale, istituita presso l'Archivio Apostolico Vaticano, e le Scuole di alta specializzazione in archivistica e biblioteconomia, con indirizzo archivistico, istituite presso le Università statali.

Esame finale

Sono ammessi a sostenere l’esame di diploma gli allievi che abbiano frequentato regolarmente e sostenuto tutti gli esami di profitto e che presentino apposita domanda. Saranno ammessi all’esame anche gli allievi che abbiano regolarmente frequentato e sostenuto gli esami in bienni precedenti. La prova finale consiste nella presentazione, da parte dello studente, di un elaborato originale in una delle discipline oggetto d’insegnamento, previa approvazione del docente relatore, davanti a una commissione composta da tre docenti nominati dal Direttore della Scuola, da un delegato del Direttore generale Educazione, ricerca e istituti culturali e dal docente relatore. La commissione può attribuire alla prova finale fino a un massimo di 10 punti aggiuntivi rispetto alla media dei voti conseguiti negli esami di profitto. Le prove finali sono stabilite in due sessioni annuali, dopo il termine degli appelli per gli esami di profitto, dal Direttore della Scuola, sentito il Consiglio didattico. La votazione finale del corso di specializzazione è espressa in centocinquantesimi e la votazione minima ai fini del conseguimento del diploma è pari a novanta, tenendo conto della media dei voti conseguiti negli esami di profitto e dei punti conseguiti nella prova finale. La Commissione d’esame può conferire la distinzione della lode al candidato che abbia riportato la votazione di centocinquanta centocinquantesimi.

Diploma della Scuola

Il diploma di specializzazione per archivisti è valido ai fini e per gli effetti di cui all’articolo 31 del decreto del Presidente della Repubblica n. 1409 del 1963, anche in relazione al disposto di cui all’articolo 30, comma 4, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.
Il diploma viene consegnato a seguito della presentazione di una domanda in carta semplice e di una marca da bollo (€ 16,00), da applicare sul diploma stesso. La Scuola rilascia, oltre al diploma, una certificazione comprensiva della votazione finale e dei voti riportati nei singoli esami di profitto con l’indicazione dei relativi moduli e dei rispettivi crediti.