Il patrimonio documentario della Sezione di Archivio di Stato di Assisi

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Il patrimonio della Sezione si è inizialmente costituito grazie al complesso dei fondi appartenenti alla Congregazione di carità di Assisi, parte dei quali già presenti nei locali del Monte di Pietà, prima sede della Sezione stessa. Successivamente, sono confluiti numerosi altri fondi archivistici, fra i quali, particolarmente significativo, è l'archivio del Comune, che riflette la vita della città e del suo territorio nell'ampio arco temporale compreso fra il secolo XII e la seconda metà del XX.

Archivio del Comune
L'archivio Amministrativo comunale moderno, oggi interamente schedato e inventariato, comprende la produzione amministrativa cittadina dal 1819 al 1967, per un totale di oltre 1.500 pezzi. Più recentemente, è confluita presso la Sezione anche la parte antica, precedentemente conservata presso la biblioteca cittadina, ricca anch’essa di oltre 800 pezzi cartacei e 535 pergamene, a partire dal XII secolo fino all’inizio dell’Ottocento. Si è così ricostituita la memoria storica del Comune di Assisi, dai tempi dell’avvento del francescanesimo a quelli delle lotte civili fra le fazioni e contro la città di Perugia; dagli anni delle accademie barocche, alle soppressioni napoleonica e postunitaria degli enti religiosi; dalle ristrutturazioni edilizie e ambientali del primo Novecento agli assetti dell’ultimo dopoguerra. A differenza, però, degli altri archivi comunali umbri, nei quali, all’indomani dell’Unità, confluirono i registri parrocchiali della popolazione, utilizzati per impiantare la nuova anagrafe, questa importante testimonianza documentaria manca nella Sezione di Assisi; essa, infatti, fu restituita alla Curia diocesana locale nel 1942, dal podestà Arnaldo Fortini, ed è oggi conservata presso l’archivio della cattedrale di S. Rufino. 

Archivio della Congregazione di carità
Al momento del primo avvio della Sezione, come già detto, vennero accolti tutti i fondi appartenenti alla Congregazione di carità di Assisi, parte dei quali già presenti nei locali stessi che avevano ospitato il Monte di Pietà. Questa contingenza ha probabilmente favorito la conservazione di un centinaio di piccoli contenitori di pegni, databili tra XVIII e XIX secolo. Oggi, opportunamente ripulite e restaurate, le scatole di cartone e gli astucci in cuoio o in legno sono conservati unitamente ai circa 300 pezzi dell’archivio del Monte di pietà. L’intero complesso archivistico comprende poi molti altri nuclei, afferenti a enti assistenziali e caritativi della città, alcuni dei quali, come le Opere pie Ancillotti, Mei e Nuti-Rosmi-Serafini, nate per volontà di famiglie locali legate a confraternite o all’Ordine francescano, datano dalla prima metà del XVII secolo. Il fondo  è completato dal materiale dell’Ente comunale di assistenza (ECA), che aveva acquisito per legge, a partire dal 1937, le competenze e i patrimoni della Congregazione di carità, nonché dal materiale degli Istituti Riuniti di Beneficenza, istituiti nel 1939 e subentrati all’ECA nella gestione dell’Ospedale della Misericordia, degli orfanotrofi e dei due asili per anziani e per bambini.

Archivi di organi periferici dello Stato italiano, di enti e di famiglie
Successivamente, confluirono presso la Sezione gli archivi della Società mandamentale di tiro a segno nazionale (1883-1927), del Patronato scolastico (1929-1977), del teatro Metastasio (1832-1929), nonché alcuni documenti provenienti da illustri cittadini di Assisi. Sebbene costituite da sole due buste, sono di  grande interesse, fra queste, le carte della famiglia Frondini, sia per il contenuto, che illustra personaggi ed eventi familiari tra  XVII e XIX secolo, sia perché da questa casata discende Francescantonio (1759-1841), noto erudito locale, il quale riordinò in pratica tutti gli archivi cittadini, compresi gli atti dei notai e le carte del comune, elaborando anche i regesti delle pergamene esistenti.
Ultimi, in ordine di tempo, sono i versamenti degli archivi del Consorzio del Topino e del Giudice di pace, nonché della soppressa Azienda di promozione turistica, estremamente importante in una città di così forte vocazione turistica come Assisi. La documentazione di questo ente costituisce una testimonianza di eventi come le celebrazioni francescane, il Calendimaggio, i concerti di musiche medievali o le Settimane di studi internazionali.
Con la maggiore capienza dei depositi presenti nella nuova sede della Sezione, è stato anche possibile trasferirvi l’importante archivio, nonché la biblioteca, della famiglia Fiumi Sermattei della Genga, così come le carte del Commissariato di pubblica sicurezza  che, pur acquisiti da tempo, erano conservati presso la sede di Perugia.

Archivi dei notai e atti relativi a procedimenti giudiziari
Preziosi per la storia locale, sia civile che religiosa  e amministrativa, sono gli altri due grandi complessi documentari presenti nella Sezione: gli archivi dei notai e il complesso di atti relativi a procedure giudiziarie. Il primo, che fino al 1995 era conservato insieme all’archivio antico del Comune presso la biblioteca civica, è corredato da repertori e indici d’epoca e da elenchi di recente redazione, che consentono un’agevole individuazione delle carte, in attesa di un inventario analitico già in avanzato stato di redazione, a cura dei funzionari della Sezione stessa. Il fondo contiene i protocolli  dei notai Assisani, a partire dalla seconda metà del Trecento fino al XIX secolo, comprese le copie fino all’anno 1902, già conservate presso l’archivio Mandamentale; il tutto, per un patrimonio di circa 3.000 pezzi.  Proveniente invece da una ben più precaria sistemazione e sprovvisto di qualsiasi forma di mezzi di corredo, era il complesso di atti di natura giudiziaria, ricco di oltre 2370 pezzi, a partire dalla seconda metà del Quattrocento fino ai primi anni del Novecento. Un esame analitico del materiale ha permesso di evidenziare, a fianco di numerosi pezzi provenienti dagli uffici della Pretura, sia civili che penali, anche altrettanto numerose filze e registri prodotti dalle magistrature del Governatore, del Vicario Foraneo e del Podestà, fino ad arrivare a registri prodotti da magistrature di comuni diversi, come Bastia, Spello, Trevi e Bevagna.

A corredo del patrimonio archivistico e a disposizione dell’utenza in sala di studio, la Sezione dispone inoltre di una biblioteca  di oltre 1400 volumi e 24 diverse testate di periodici. Tra questi, grazie anche agli scambi con l’Accademia Properziana del Subasio, una delle più antiche e conosciute istituzioni culturali di Assisi, numerose e in costante incremento sono le pubblicazioni di storia locale, in riferimento alla città e al territorio.