Fotoriproduzione

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Il laboratorio fotografico Il Laboratorio
Operante nella sede centrale di Perugia, il Laboratorio di fotoriproduzione ha svolto con continuità, fin dai primi anni di vita dell'Istituto, un servizio di riproduzione delle immagini dei documenti per diverse finalità: uso interno, garanzia della conservazione, sostituzione degli originali nella consultazione, richiesta da parte degli studiosi per motivi di studio o di pubblicazione.
Si è costituito così un prezioso e significativo archivio fotografico, che contiene fotoriproduzioni di documenti, fotografie e testimonianze della vita dell'Istituto.

La situazione attuale
Attualmente il servizio di acquisizione, rilascio copie e consultazione delle immagini con strumenti ottici tradizionali (microfilm e stampe fotografiche) non è più attivo. Il Laboratorio rilascia, su richiesta, immagini in formato digitale ad alta e bassa risoluzione secondo il tariffario allegato (All. 1), redatto ai sensi del D.M. 108 del 21/03/2024.

Si intendono per:

Immagini digitali a colori: fotoriproduzioni da originali, in formato JPEG. In caso si necessiti di immagini digitali in formato TIFF, è consigliabile accordarsi preventivamente con gli operatori del Laboratorio di fotoriproduzione.


Serie digitalizzate

Sono attivi su richiesta degli studiosi il servizio di rilascio su supporto informatico di riproduzioni di materiale documentario già digitalizzato e la consultazione delle serie documentarie digitalizzate. 

Fotocopie
La riproduzione su copia cartacea è consentita solo per le copie conformi, rilasciate in carta bollata (motivi non di studio), o per le mappe catastali.

Materiale escluso dalla fotoriproduzione

Sono esclusi dalla fotoriproduzione i seguenti documenti:

  • tutti i documenti eccedenti il formato A2 (cm 42×59,4);
  • documenti in cattivo stato di conservazione o facilmente deteriorabili o che potrebbero essere compromessi dalle operazioni di fotoriproduzione.


Fotoriproduzione con mezzi propri
Gli studiosi possono effettuare fotoriproduzione con mezzi propri della documentazione archivistica in consultazione, secondo quanto stabilito dal Regolamento della Sala, al quale si rinvia.

Riproduzioni gratuite

Per le richieste di riproduzioni rientranti nei seguenti casi, l'utente non è tenuto al pagamento di un canone ma solo al rimborso delle spese sostenute dall'Amministrazione (vedi all. 1).

  1. le riproduzioni di beni culturali e il loro riuso per i volumi a cui viene riconosciuto dall’ente concedente un carattere scientifico (contributi in volume, atti di convegni nazionali ed internazionali) e accademico;
  2. le riproduzioni di beni culturali e il loro riuso per volumi e riviste a cui viene riconosciuto dall’ente concedente un contenuto divulgativo e didattico;
  3. le riproduzioni di beni culturali e il loro riuso per i cataloghi d’arte, di mostre e manifestazioni culturali con tiratura fino a 4000 copie;
  4. le riproduzioni di beni culturali e il loro riuso per le riviste scientifiche e di Classe A di cui agli elenchi dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR);
  5. le riproduzioni di beni culturali e il loro riuso per pubblicazioni in giornali e periodici nell’esercizio del diritto-dovere di cronaca;
  6. le riproduzioni di beni culturali e il loro riuso destinate alle pubblicazioni liberamente accessibili da chiunque senza il pagamento di un prezzo (c.d. open access);
  7. le riproduzioni di beni culturali eseguite autonomamente da chiunque (come ad esempio studenti, studiosi, ricercatori, docenti universitari) effettuate a scopo non lucrativo e non destinate alla vendita;
  8. le riproduzioni di beni culturali e il loro riuso per la realizzazione del materiale espositivo, scientifico, didattico e divulgativo di mostre e manifestazioni culturali organizzate da un organo del Ministero ovvero da enti pubblici e privati per finalità di valorizzazione del patrimonio culturale attuate senza scopo di lucro.

 

Riproduzioni a scopo di lucro

Nei casi in cui le riproduzioni di beni culturali e/o il riuso delle relative copie o immagini siano effettuati al di fuori dei casi di cui al paragrafo precedente, il richiedente è tenuto al pagamento di un corrispettivo, che viene determinato moltiplicando

  • la tariffa unitaria riportata nel tariffario allegato in calce (All. 1)
  • un coefficiente differenziato in funzione dell’uso/destinazione delle riproduzioni (vedi Tabella in All. 2)
  • un coefficiente relativo alla quantità delle riproduzioni da effettuarsi o relativo alla tiratura (vedi Tabella in All. 3; i coefficienti di quantità e tiratura sono applicati alternativamente in funzione della tipologia di mezzo utilizzato per la riproduzione del bene: ad esempio, tiratura per le pubblicazioni, quantità per i gadget).

 

I pagamenti relativi a servizi resi dall'Istituto, come per esempio fotoriproduzioni e fornitura di copie in formato digitale del patrimonio conservato, devono essere effettuati esclusivamente tramite il Portale pagoPA, seguendo le istruzioni proposte dalla pagina web al seguente indirizzo:
https://pagonline.cultura.gov.it/pagamenti-pagopa/operazioni/home.do/