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ambiti e contenuto: L'archivio del Commissariato generale straordinario delle province dell'Umbria è oggi diviso in tre nuclei, conservati rispettivamente presso di Archivi di Stato di Perugia, di Bologna e di Torino. Consegnate nel 1959 dalla Biblioteca comunale Augusta di Perugia all'Archivio di Stato, le carte perugine furono sommariamente descritte da Roberto Abbondanza nel volume "Gli archivi dei governi provvisori e straordinari (1859-1861), III (Toscana, Umbria, Marche), pubblicato dal Ministero dell'interno nel 1962 nella collana Pubblicazioni degli Archivi di Stato. Una parte del fondo si trovava invece riunita all'archivio della Delegazione apostolica di Perugia, insieme con le carte della Direzione centrale provvisoria delle poste, dei telegrafi e dei lavori pubblici, istituita dal Commissariato con decreto del 6 ottobre 1860. Il materiale era raccolto in buste secondo un criterio tematico e i documenti erano affiancati in base alla materia di cui trattavano, senza tener conto quindi della struttura originaria dell'archivio, delle segnature delle unità documentarie, della serie di appartenenza e della provenienza istituzionale. L'archivio, ora distinto da quello della Direzione centrale provvisoria, comprende in effetti sia parte dei documenti prodotti dal Commissariato nei circa cento giorni del suo funzionamento, sia carte del periodo pontificio. Roberto Abbondanza, che si rese conto di questo, così spiego le ragioni del suo lavoro e dell'inventario che pubblicò: "Dopo aver constatato l'impossibilità di ricostruire l'archivio, così come era alla fine del 1860 o quanto meno all'atto della donazione, ci si è, in questo inventario, attenuti al criterio di descrivere le carte senza alterare la struttura dei fascicoli in cui esse ci sono pervenute, nonché la disposizione dei fascicoli nelle buste. Queste ultime solo in parte realizzano il raggruppamento di documenti per omogeneità di materie". E aggiungeva che "non si sono toccati gli inserti che concernono un medesimo oggetto, anche se le carte in essi contenute erano di date diverse e anche lontane". In occasione del centocinquantesimo anniversario dell'unità italiana, si è ritenuto utile quindi provvedere a un riordinamento generale del fondo, che si proponesse innanzitutto l'obiettivo di identificarne i nuclei documentari che lo costituiscono, con le reelative provenienze istituzionali, e di rilevare tracce e testimonianze delle strutture originarie. Compiute queste operazioni, si è stabilito di rappresentare tutto il materiale rinvenuto attraverso un modello descrittivo compatibile con i principi contenuti nelle norme internazionali di descrizione (ISAD) e fondato sulla rilevazione degli elementi identificativi dei documenti e sulle informazioni relative all'articolazione burocratica del Commissariato, che si deducono dai decreti editi a stampa nel 1861 con il titolo di "Atti ufficiali pubblicati dal marchese G. N. Pepoli, regio commissario generale straordinario per le province dell'Umbria". Finalità del riordinamento dell'archivio è stata l'identificazione e la ricostruzione delle strutture originarie della documentazione, il cui nucleo principale è costituito dalle carte del Gabinetto del Commissario e da quelle della Segreteria generale, modellate su uno schema logico corrispondente a un piano di classificazione o titolario adottato da quello stesso Ufficio. Relativamente alla Segreteria generale, delle sole carte appartenenti al reparto "Affari interni" ci è pervenuto un prezioso registro di protocollo, che, purtroppo solo a partire dai primi giorni del mese di ottobre, permette di ricostruire l'articolazione di titoli e classi e la sequenza dei documenti via via acquisiti da quell'Ufficio. In sostanza l'archivio riflette le articolazioni istituzionali del Commissariato, con l'aggiunta di alcuni nuclei documentari provenienti dalle Commissioni istituite dallo stesso Pepoli per svolgere specifici incarichi, le cui carte sono state riunite a quelle del Gabinetto. Sulla base di questi principi, si è quindi proceduto all'identificazione e alla ricostruzione delle unità elementari dell'archivio, i fascicoli, e delle loro reciproche relazioni. L'inventario, curato da Paolo Franzese e da Fosca Pizzaroni, con la collaborazione di Daniela Marini e di Emanuela Boila, intende rappresentare questa struttura formale. Il lavoro, reso possibile dal contributo concesso dalla Fondazione Brunello Cucinelli di Perugia, è stato presentato nella giornata di studio del 24 novembre 2011, nell'ambito della Settimana degli archivi in Umbria.
Commissariato generale straordinario delle province dell'Umbria, 16 settembre 1860 - 28 febbraio 1861 + infonaviga gerarchia
Commissariato generale straordinario delle province dell'Umbria
Documenti privati di G. N. Pepoli, 1860 - 1882 + info
Documenti privati di G. N. Pepoli
ambiti e contenuto: Materiale eterogeneo: quattro ricevute di spedizione e di acquisti; opuscolo a stampa "L'umbria nel 1861. Resoconto estratto dal giornale La perseveranza", Perugia 1862; due suppliche dirette da Clementina e Simone Bologna alla Casa reale di Savoia (1860); lettera di trasmissione al sindaco di Perugia della medaglia commemorativa coniata in occasione della morte di Giuseppe Garibaldi (Firenze, 28 luglio 1882).
Schede elaborate da Giustiniano Degli Azzi Vitelleschi a corredo del fondo, secolo XX (prima metà) + infonaviga gerarchia
Schede elaborate da Giustiniano Degli Azzi Vitelleschi a corredo del fondo
ambiti e contenuto: Nell'ambito del suo tentativo di riordinare le carte del Commissariato, Giustiniano Degli Azzi produsse numerose schede con cui illustrare il contenuto di alcuni documenti considerati di maggior interesse per lo storico e rendere così più accessibile l'archivio.